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Archivi Annuali: 2008

Incoraggiati dalla prima esperienza vissuta nel novembre 2005, oltre un centinaio di credenti provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a Poggio Ubertini nei primi giorni di maggio per riflettere sul valore del cammino e del servizio cristiano vissuti nella diversabilità o accanto alla diversabilità. Anche in questa occasione il Signore ha parlato attraverso la sua Parola, rivolgendo a tutti i partecipanti parole di incoraggiamento, di consolazione e di testimonianza, trasformando anche questo Convegno in una preziosa occasione di “benedizione e di crescita”.
Nel mese scorso, il 14 maggio, è stato solennemente celebrato il sessantesimo anniversario della nascita dello Stato di Israele: un avvenimento al quale i nostri mass-media non hanno concesso che spazi marginali o di secondo piano. Eppure il ritorno del popolo ebraico nella sua terra (“sua” perché assegnatagli per promessa e per patto da Dio stesso, Ge 15:18-20) è l'evento più straordinario della storia moderna. Un evento miracoloso, perché impensabile e inatteso!
Le Sacre Scritture contengono preziose indicazioni che mettono a nudo l’interiorità umana, pertanto il modo migliore per affrontare un problema legato alla propria identità e personalità è un sano e costruttivo confronto con quanto è scritto in esse. Anche per ciò che concerne la condizione omosessuale, il testo biblico offre lo spunto per importanti riflessioni e applicazioni pastorali.
Uno degli obiettivi fondamentali che dobbiamo porci, nel tempo che decidiamo di trascorrere in disparte davanti al Signore, è sicuramente quello di pregare, confessandogli i nostri peccati ed invocando il suo perdono, ringraziandolo, adorandolo, lodandolo e presentandogli le nostre richieste e la nostra intercessione per le persone e per i bisogni che abbiamo più particolarmente a cuore. Il tempo per pregare deve essere trovato ogni giorno, con perseveranza!
La condizione omosessuale  diventata il cavallo di una battaglia ideologica e politica, ma questo modo di affrontare il problema non  corretto perchŽ non tiene conto di una molteplicitˆ di aspetti correlati. In qualitˆ di credenti, come dobbiamo porci di fronte a questa difesa a oltranza dellÕomosessualitˆ? Essa  una devianza? Un vizio? Una malattia? Quale tipo di accoglienza ci deve essere nelle chiese per gli omosessuali?
Le forme della vita individuale del credente e di quella di ogni chiesa locale sono legate solo a due simboli, indicati dal Signore Ges, e che non hanno alcun valore sacramentale o magico, ma soltanto un profondo valore spirituale. In molte realtˆ cosiddette ÒcristianeÓ purtroppo questo chiaro insegnamento della Scrittura  stato del tutto annullato, perchŽ alle materie dei simboli (lÕacqua, il pane, il vino)  stato attribuito un valore sacramentale. Da qui la necessitˆ di continuare a vivere, con fedeltˆ e testimonianza, il Modello della Chiesa neotestamentaria.IL BATTESIMO
Nelle situazioni difficili della nostra vita, abbiamo la pretesa di voler comprendere tutto oppure attendiamo in silenzio una parola da parte del Signore? Concentriamo il nostro sguardo sulle Òonde tempestoseÓ che si muovono intorno a noi oppure guardiamo al Signore?

scuotiamoci!

“Innalzate il vessil della croce, libertà, deh, bandite agli schiavi! Di salvezza elevate la voce dell’Italia fra il duplice mar!” “Se noi vogliam disperdere le nebbie dell’errore, Gesù indichiamo, l’unico perfetto Salvatore!”.