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Angela e Santa

Alcuni mesi un caro fratello in visita all’assemblea di Anghiari, nel condividere con i presenti al cul- to di adorazione alcuni pensieri dalla Parola del Signore, espresse il suo dispiacere perché nella sua assemblea non c’erano giovani disponibili a spendere il loro tempo per visitare gli ammalati o per stare loro accanto nelle lunghe notti ospedaliere.
Numerosi scritti del Nuovo Testamento, con i quali Dio completa la rivelazione del suo progetto di salvezza per l’uomo peccatore, mettono in evidenza come Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo siano contemporaneamente una sola Persona e tre Persone. Questa rivelazione emerge in modo particolare dai discorsi tenuti da Gesù ai suoi discepoli in occasione della sua ultima cena con loro e raccontatici da Giovanni.
Con questo articolo introduttivo diamo vita ad una nuova rubrica de IL CRISTIANO, che si propone di allargare i nostri orizzonti al di là dei confini della nostra Italia per conoscere la realtà della testimonianza delle Assemblee nelle molte nazioni in cui esse sono presenti. Conoscere ciò che il Signore sta operando in realtà culturali ed etniche diverse dalla nostra ci incoraggerà alla comunione ed alla preghiera.Dal 1989 è iniziata una nuova era chiamata sotto il profilo filosofico “post-modernismo” che ha influenzato moltissimo il pensiero europeo. Pertanto l’Europa e non solo in Occidente, sta affrontando molte sfide. Per rispondere a queste e ad altre, la Chiesa in Europa ha bisogno di ascoltare un messaggio chiaro e di prendere posizione in almeno quattro aree principali.
La crescente ostilità di alcune nazioni (non solo di quelle arabe ed islamiche fondamentaliste) nei confronti del popolo di Israele fa pensare ad un tentativo estremo di Satana di ritardare il ritorno del Signore attraverso l’annientamento del suo popolo. Ma tutta la storia, da Abramo in poi, è là a dimostraci come le promesse di Dio siano irrevocabili e si realizzino in modo puntuale.8 dicembre 2012, Roma, 10° convegno EDIPI (Evangelici d’Italia per Israele). Con passione ed entusiasmo è stato presentato il tema dell’Aliyah (il ritorno degli Ebrei nella terra promessa) come progetto divino per il suo popolo Israele. Vivere un amore disinteressato per questo popolo non significa aderire ad ideologie o giudicare azioni politiche, ma significa semplicemente scegliere di amare chi Dio ama, scegliere di appoggiare e accettare con piena fiducia e speranza il suo piano perfetto per la storia del mondo, al cui centro vi è proprio il suo popolo eletto, i figli d’Israele. Con i loro padri infatti Dio ha sigillato una reciproca appartenenza attraverso un patto eterno.
Non sempre l’ubbidienza ai principi stabiliti dalla Parola di Dio per la relazione matrimoniale è garanzia di felicità, soprattutto quando questa ubbidienza è unilaterale e non bilaterale come dovrebbe essere. Non dobbiamo però permettere che questa realtà, indubbiamente triste, porti a pensare che la felicità non sia possibile nel matrimonio e che l’ubbidienza al Signore sia inutile quando non è condivisa.Matrimonio felice: obbiettivo fuorviante?!
Dopo il dramma dell’Olocausto, il popolo d’Israele ha vissuto l’inizio dell’adempimento delle promesse divine, relative al suo ritorno nella terra da Dio assegnata ai patriarchi ed alla loro discendenza. Sotto i nostri occhi le profezie bibliche diventano cronaca, attraverso il ritorno sempre più massiccio degli Ebrei nella loro terra, ma anche attraverso l’aumento di quanti fra loro riconoscono in Gesù il Messia promesso.
La Parola pronunciata per creare, la Parola scritta per rivelare, la Parola incarnata per salvare costituiscono le tre dimensioni della Rivelazione di Dio all’uomo. In ognuna di esse noi troviamo rivelata e concretamente manifestata l’essenza di Dio, cioè il suo Amore. Sono tre dimensioni diverse fra di loro, ma allo stesso tempo strettamente unite in un crescendo armonioso che ci trasmette una piena Rivelazione di Dio.
La vita della Chiesa e la sua fedeltà al suo Capo ed alla sua Parola è spesso messa in pericolo da scelte che, pur apparendo umanamente comprensibili e forse addirittura strategicamente “sagge”, in realtà esprimono un modo umano e diabolico di superare le diversità: il tutto a scapito delle verità su Dio, su Cristo, sulla Bibbia, sul messaggio di salvezza annunziato tramite il Vangelo.

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