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Davanti alle tante situazioni di guerra che, ancora oggi, dilaniano alcune regioni del mondo, si levano inascoltati appelli di pace, si moltiplicano iniziative per porre fine ai conflitti, ma.. Dio dov’è in tutto questo? È lecito accusarlo di essere indifferente quando si continua a rifiutare la sua vera offerta di Pace? E chi è che sta ispirando motivazioni ed obiettivi dei tanti tentativi di pace fra gli uomini?
Da un quotidiano della città di Samaria, a titoli cubitali e con la firma del famoso giornalista Publio Tiberio:
Il nome di Giobbe fa pensare alle prove, alla sofferenza; ma quanti sanno che nella sua vita “professionale” Giobbe era un datore di lavoro esemplare, un vero modello da imitare, sia nel rispettare i propri dipendenti che nell’essere sensibile ai bisogni dei più deboli? E come non essere colpiti dalla fedeltà di Daniele sia nell’esercitare il delicato incarico di “primo ministro” che soprattutto nella sua relazione con Dio?
Quali sono i motivi per i quali una relazione con Dio, basata sui sentimenti o sulla ragione o sulla propria personale forza di volontà, diventa prima o poi una relazione deludente e fugace? Quali insegnamenti ci rivolge Dio attraverso la sua Parola per indicarci il modo corretto di amarlo? E di amarlo vedendo coinvolto ogni aspetto della nostra persona? Come possiamo liberarci dei modi non corretti di avvicinarci a Dio per avere con lui una relazione viva che davvero ci permetta di godere pienamente la sua presenza d’amore?
Dopo circa 75 anni nel corso dei quali i missionari hanno svolto un prezioso lavoro, evangelistico, di istruzione biblica e sociale, nel 1975 il governo li ha mandati via. Tuttavia oggi la porta è ancora aperta! Oltre a quelle che sono state fondate come assemblee soprattutto da missionari svizzeri, ci sono le cosiddette “chiese nelle case” che rispecchiano esattamente i principi ecclesiologici del Nuovo Testamento nei quali le Assemblee si identificano in tutto il mondo, pur con varianti, talvolta notevoli, a carattere pratico.
Ci siamo mai preoccupati di raccogliere, per applicarli concretamente alla nostra vita, i tanti buoni esempi di uomini e di donne le cui vicende ci vengono raccontate nella Bibbia? Quali lezioni importanti possiamo raccogliere dalla storia di Rut e dalla sua scelta di lasciare la sua città, la sua famiglia, il suo popolo, i suoi idoli?_Da quali motivazioni fu condizionata questa scelta e quali furono le conseguenze per la sua vita?

quale pace?

Sotto i nostri occhi sono passate ancora una volta le immagini dei cosiddetti “leaders” religiosi di tutto il mondo riuniti ad Assisi con lo scopo di “pregare” insieme per la pace: un rituale che si ripete ormai ogni anno da trent’anni a questa parte.
In quale modo l’incoerenza fra fede confessata e fede vissuta costituì uno dei maggiori problemi per la Chiesa del primo secolo? È un problema rimosso oppure è purtroppo sempre attuale? Come lo affrontarono gli apostoli e, in particolare, Giovanni? E come dobbiamo affrontarlo ancora noi? In quali aspetti questa dicotomia fra parole ed opere si esprime come una vera e propria mancanza d’amore diventando, di conseguenza, una forza disgregante all’interno delle chiese locali?

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