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Archivi Annuali: 2009

Ricordare Calvino ed il suo servizio nella storia della Chiesa, con i suoi valori ma anche con i suoi limiti, offre l’opportunità per una #332971, il più possibile serena ed equilibrata, sulle strumentalizzazioni di cui sono “vittime” la sua opera e il suo pensiero ancora oggi o, forse, soprattutto oggi. Definirsi “discepoli di Calvino” non onora sicuramente un personaggio che fece del suo essere “discepolo di Cristo” l’obiettivo unico della sua vita.
Dio ci ricorda attraverso la sua Parola che le ricchezze sono causa di incertezza e di inganno e che, di conseguenza, i beni ed i valori che dovremmo preoccuparci di possedere sono quelli morali e spirituali che non durano solo per un tempo ma per sempre.

quale muro?

Con un'amplificazione mediatica che ha pochi precedenti e che ha permesso all'evento di essere seguito in diretta in ogni parte del mondo, il 9 novembre scorso è stato festeggiato il ventesimo anniversario della caduta (sarebbe meglio dire: dell'abbattimento) del muro di Berlino.
Esprimere concretamente la propria fiducia in Cristo preserverà ogni suo discepolo dall’amore per il denaro, con tutte le sue conseguenze negative (prima fra tutte: l’avarizia), e lo porterà a riconoscere il suo Signore e Maestro come unico Messia, disponendo il proprio cuore all’attesa del suo ritorno e vivendo nella chiesa e nella società i valori proposti dai suoi insegnamenti, nella sua Parola.
Purtroppo nel mondo di oggi, ahimé anche all’interno delle chiese, abbondano esempi negativi, nei quali la presunzione e l’arroganza trasformano l’umiltà in orgoglio ed il servizio in potere. Ma l’onore che dobbiamo al Signore (a colui che, per la sua sola Grazia, ha trasformato in suoi figli e in suoi servi dei poveri tizzoni, quali noi siamo, strappati dal fuoco eterno!), l’edificazione comune che dobbiamo avere come unico obiettivo nel nostro servizio nella chiesa e l’esempio positivo che siamo chiamati a dare alle nuove generazioni (e queste a riceverlo!) ci impongono una riflessione ed un cambio di direzione, se stiamo andando verso quella sbagliata.
Nelle relazioni con gli altri deve svilupparsi una chiara testimonianza dell’identificazione di un discepolo con il suo Signore e Maestro e con i suoi insegnamenti. Sono segni di questa testimonianza la disponibilità ad aprire l’intimità della propria casa e dei propri beni agli altri e la santificazione del matrimonio.
L’assoluta certezza della salvezza, come dono eterno per sempre, è il quinto principio della dottrina di Calvino: un principio sul quale biblicamente non ci sono obiezioni da opporre, ma v’è solo l’espressione di una piena condivisione. È bello concludere il percorso di questi studi sul Calvinismo proprio con questa meravigliosa certezza che ogni figlio di Dio può pienamente godere.
In un tempo di crisi, come quello che molti di noi stanno oggi vivendo, è quanto mai necessario riscoprire le indicazioni che Dio ci dà relativamente al nostro lavoro, ai nostri guadagni, al nostro rapporto con le necessità quotidiane e con il denaro. Questa riscoperta è quanto mai necessaria per non essere travolti dalla peggiore delle crisi che un figlio di Dio potrebbe conoscere nella sua vita: quella di valori morali e spirituali. Ci sono crisi che hanno implicazioni solo per un tempo: Dio, con la sua presenza e con i suoi insegnamenti, ci indica come affrontarle. Ma ci sono crisi che hanno implicazioni per l’eternità e di queste che soprattutto dobbiamo preoccuparci.