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Archivi Annuali: 2010

Tutto il bene

Può accadere ad ognuno di noi di essere chiamato dal Signore ad andare oltre i propri limiti per poter realizzare, in modo pratico e concreto, tutto il bene che egli vuole che noi compiamo per glorificarlo. Anzi, nel cammino con Cristo l’andare oltre i propri limiti dovrebbe costituire la norma non certo l’eccezione. Il bene che Paolo chiese di compiere, rispettivamente, ad Onesimo e a Filemone ci incoraggia a riflettere.
La scelta di diventare discepoli di Cristo deve essere seguita, e non soltanto per motivi di coerenza, da un cammino di vita nel quale i valori ed i principi di riferimento siano sempre quelli indicati dal Maestro che si è deciso volontariamente e liberamente di seguire. Anche se talvolta difficile da vivere, per le incomprensioni della società intorno a noi, è questa scelta che ci porterà ad essere uomini veramente liberi.

ultimi

Chi ha vissuto come me un’intera vita fra bambini e ragazzi di ogni età, sa bene che il desiderio istintivo di tutti è quello di primeggiare. In qualsiasi situazione, nessuno vuole arrivare ultimo perché a nessuno piace essere ultimo.
Si è sempre meravigliati e sorpresi davanti alla decisione di Dio Figlio di accettare la proposta di Dio Padre: svuotarsi esteriormente, per un tempo, della sua forma di Dio per prendere forma di uomo e di servo, con l’obiettivo di donare in sacrificio per tutta l’umanità il proprio corpo. Il mistero dell’amore di Dio che costituisce la vera pazzia del Vangelo è realtà storica, che sollecita la nostra fede e la nostra riconoscenza.
Ci sono testi biblici di non facile comprensione, come i tre che ci sono stati proposti, che diventano più chiari, quando lasciamo che ad illuminarli sia la Parola di Dio nel suo insieme. Seguendo questa strada, potremo comprendere come sia impossibile perdere la salvezza per chi ha davvero creduto, potremo conoscere quale sia il peccato che conduce a morte e perché le parabole di Gesù non erano comprensibili a tutti.
Come accompagnare i nostri figli in un percorso scolastico che inevitabilmente li porta a confrontarsi con la realtà religiosa dominante nel nostro Paese? È possibile, in questo contesto indubbiamente problematico, ricercare e trovare occasioni nelle quali proporre la testimonianza della nostra “diversità”? Le risposte che ci vengono proposte da due genitori credenti impongono per lo meno una riflessione...
Il devastante terremoto che ha colpito l'isola caraibica di Haiti ha suscitato sul momento e nei giorni immediatamente successivi un'ondata di emozione e di solidarietà in ogni parte del mondo. Col passare del tempo, sui giornali e in TV, la notizia è gradualmente sfumata fino a scomparire del tutto. Ma eventi del genere non devono cadere nel dimenticatoio, anzi devono incoraggiare una profonda riflessione...
Due uomini, ormai prossimi alla morte, con le poche forze loro rimaste, riescono a vivere un breve momento di conversazione. Le loro vite non si sono probabilmente mai incrociate: troppo diverse le loro personalità e troppo diversi i loro obbiettivi e i loro impegni.